Quali sono i materiali migliori per tende e tappeti in cucina

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Quali sono i materiali migliori per tende e tappeti in cucina

In Italia la cucina è il cuore della casa: che si tratti di una cena in famiglia o di un evento conviviale è proprio qui che inizia la preparazione. Spesso non è presente una sala da pranzo e dunque vengono realizzati i pranzi e consumati all’interno della stessa stanza; chiaramente è importante valutare con cura ogni dettaglio facendo in modo che l’effetto risulti armonico ma soprattutto facile da pulire.

Rispetto ad altre stanze, infatti, qui si accumulano più facilmente sporco e grasso dovuto alla cottura: dunque è importante scegliere materiali semplici da pulire e durevoli nel tempo. I tappeti cucina, così come le tende, vanno rinfrescati di frequente per garantire un ambiente salubre e igienizzato. Ma in che modo sceglierli e quali sono i materiali da preferire? Scopriamolo insieme.

Tappeto da cucina: come trovare quello giusto

Il primo elemento decorativo e tessile di cui vogliamo parlare è il tappeto da cucina. Nonostante sicuramente l’opera di abbellimento non manchi, una delle sue funzioni primarie è in realtà proteggere il pavimento dagli schizzi. Bisogna però avere cura nella scelta del materiale evitando di accumulare macchie e piccoli detriti, aspirandolo con frequenza e lavandolo secondo le indicazioni adeguate al materiale.

Una delle postazioni tipiche è quella in prossimità dei fornelli e del banco da lavoro: è importante che il prodotto sia antiscivolo per garantire la sicurezza. Qui, a dominare la scena, sono materiali quali il cotone trattato e il polipropilene che risulta in più idrorepellente. Chi preferisce un look moderno può optare per PVC e materiali vinilici altrettanto antiscivolo e capaci di trattare i liquidi.

Tende giuste per l’angolo cottura

In molti film americani, l’angolo cottura ha delle splendide finestre che danno sullo spazio verde. In Italia non è sempre così ma è comunque presente almeno una finestra o una portafinestra nella stanza. I tendaggi sono importanti, aiutano a tenere a bada l’ingresso della luce e schermano da sguardi indiscreti, garantendo un buon livello di privacy.

Bisogna sapere però che questi tessuti hanno un’esposizione continua a fumi e vapori diventando più vulnerabili e assorbendo odori.

Le tende da cucina sono solitamente realizzate in tessuti leggeri, lavabili e resistenti. Un buon esempio è il cotone misto a fibre sintetiche che unisce estetica e praticità. Altrettanto top è però il lino trattato che risulta elegante e raffinato per chi cerca un mood rustic-chic. Per mantenerle profumate e igienizzate si può utilizzare un pulitore a vapore o un ferro da stiro verticale con una frequenza ogni 2 settimane, procedendo per un lavaggio più profondo ogni 2 mesi circa.

Tessili armonizzati con il resto dell’arredamento

Seppur abbiano una funzione è bene ricordare che i tessili devono armonizzarsi con l’arredo. Le domande che vanno poste sono “qual è il mood della stanza?” “Che colori rappresentano la palette?”. Una volta ottenuta questa risposta sapremo in che modalità muoverci.

Chi preferisce un look moderno punterà su linee essenziali, motivi geometrici e palette neutre con grigio, beige e bianco panna. Le persone che invece vogliono dare un tocco più vivace potranno giocare con stampe all over e pattern floreali.

Se nelle camere da letto i colori top sono freddi qui ci si lascia andare con sfumature più calde e vivaci. Di tendenza bordeaux, terracotta, verde oliva, senape e tante altre varianti pastello per gli animi più romantici.

Quando si fanno acquisti è bene prevedere la manutenzione. Chi cucina spesso rischia che fumi e odori impregnino gli oggetti richiedendo una frequenza di lavaggio più alta. Ecco perché bisognerà optare per materiali non troppo preziosi e facili da igienizzare anche a casa.

Dopo aver chiarito colori e materiali da preferire vediamo invece quali evitare. Come accennato, soluzioni delicate o ricercate non sono l’ideale. Velluto, seta e lana pura non possono essere lavati con frequenza e tendono a macchiarsi con più facilità; il risultato sarebbe avere accessori che si danneggiano facilmente specialmente in un ambiente tendenzialmente più umido.

Tende e tappeti rivestono il ruolo principale ma non sono certo gli unici tessili che possiamo utilizzare in cucina. Tovaglie, runner, tovagliette e strofinacci sono altrettanto importanti e persino in questo caso la scelta dei materiali non va trascurata.

Dal cerato all’antimacchia per chi cerca una soluzione pratica al cotone e lino passando poi per il bambù. Non meno rilevanti i cuscini che possono essere posizionati su una poltrona o un piccolo divanetto qualora l’ambiente consentisse il posizionamento di questo elemento d’arredo.

Come sicuramente avrete capito, i tessili danno una marcia in più: aiutano ad aggiungere personalità, rendono la stanza più accogliente e sono in grado di donare vivacità.

Se scelti con cura, tende e tappeti in cucina sono capaci di dare carattere e fare la differenza. Non si tratta solo di estetica: sicurezza e manutenzione non vanno presi sottogamba. Con queste regole e consigli che abbiamo suggerito sarete in grado di identificare quelli più idonei per le vostre esigenze.

Credits Foto: Coin.it