Come prendersi cura del proprio giardino con un rasaerba?

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I benefici di avere un giardino sono innumerevoli, dalla possibilità di organizzare feste all’aperto, grigliate e aperitivi, alla semplice fortuna di poter godere di uno spazio verde e soleggiato ogni volta che si vuole. Certo è che prendersi cura del giardino è un impegno da portare avanti costantemente, per poter avere un ambiente verde, rigoglioso e ordinato tutto l’anno, e il rasaerba è uno strumento indispensabile per farlo. Ma come utilizzare il rasaerba per curare il giardino? Ecco qualche consiglio per farlo nel modo giusto.

Scegliere lo strumento giusto

Per fare un lavoro preciso con l’erba del prato, bisogna partire dalla scelta dello strumento: esistono in commercio diversi tipi di rasaerba, e ognuno può essere più o meno indicato al lavoro che necessita il tuo giardino.

Quello manuale, per esempio, non ha il motore: funziona a spinta, e per questa ragione è consigliato solo per terreni molto piccoli e per l’erba bassa, altrimenti non risulta efficace. Si ha poi il rasaerba elettrico che, essendo alimentato a filo, ha dei limiti logici per quanto riguarda le distanze: può essere utilizzato per il taglio dell’erba in un terreno ristretto, entro i 200-300 mq, o comunque fino a dove arriva il filo.

Più comodo il modello a batteria, ma anche qui c’è un limite, legato questa volta alla durata di questa.

Infine ci si può avvalere del tagliaerba a scoppio: questa può essere una soluzione adatta per il taglio dell’erba in terreni di grandi dimensioni, fino a 2000 mq. Utilizzare questo strumento permette di fare un lavoro accurato e duraturo, e di potersi occupare anche dei ritocchi stagionali, così da avere un giardino sempre ben ordinato.

Quando tagliare l’erba

È importante sottolineare anche l’importanza di tagliare il prato con una certa frequenza, per un aspetto sempre sistemato e pulito del giardino. Soprattutto durante la stagione primaverile-estiva, l’erba tende a crescere molto velocemente: in questo periodo, andrebbe tagliata almeno ogni 5-7 giorni, mentre quando la crescita è minore va bene anche una volta ogni 15-20 giorni. In generale, a ogni modo, è consigliabile tagliare l’erba quando questa supera i 9-10 centimetri di altezza, e in ogni caso accorciare sempre di non più di un terzo dell’altezza raggiunta. È bene, inoltre, effettuare il taglio quando l’erba è asciutta, in assenza di gelate o di brina d’inverno ed evitando le ore più calde d’estate.

Se si tratta del primo taglio, inoltre, è importante “tastare il terreno” prima di procedere con le operazioni, provando a strappare qualche filo d’erba: se si sente un po’ di resistenza, allora si può tagliare, altrimenti occorre aspettare fino a che il tappeto erboso non si irrobustisce un po’. Per agevolare il processo, si può optare per la stimolazione con prodotti a base di anidride fosforica o con l’estratto di alghe brune.

Cosa fare dopo il taglio

Anche trattare il prato nel modo giusto dopo il taglio è molto importante per un buon risultato: il taglio è una ferita per le strutture vegetali, pertanto subito dopo averlo subito la pianta consumerà energia per cicatrizzare. In questo lasso di tempo, non si devono utilizzare diserbanti, rasaerba e prodotti di stimolazione.

Credits Foto: Pxhere.com